Formazione/ Tipi di approccio /


   | PSICOTERAPIA INTEGRATA | PSICOTERAPIA DELLA GESTALT | PSICOTERAPIA UMANISTICA | TERAPIA DI GRUPPO
ESISTONO VARI TIPI DI APPROCCIO PSICOTERAPEUTICO,

SICURAMENTE IL PROFESSIONISTA INDIVIDUERA' LA TECNICA ED IL MEDOTO PIU' CONSONO ALLE PROBLEMATICHE MOSTRATE DAL PAZIENTE.
 

EMDR
La Eye Movement Desensitization and Reprocessing – da noi traducibile letteralmente con Desensibilizzazione e Riprocessamento tramite Movimenti Oculari – è un trattamento psicoterapeutico nato in America alla fine degli anni ’80.
 
L’EMDR, nasce come trattamento utile alla cura del Disturbo Post-Traumatico da Stress. Questo significa che è stato strutturato originariamente per intervenire su quelle persone che hanno vissuto uno o più eventi traumatici gravi quali aggressioni, abusi, violenze fisiche o psichiche, incidenti, grandi catastrofi naturali o generate dall’uomo (conflitti bellici).
 
A lungo termine, l’EMDR è stata sperimentata anche in situazioni che presentano altri tipi di problematiche più comuni come, ad esempio, le fobie e i disturbi di ansia in generale, i lutti (specie se improvvisi), i disturbi alimentari, malattie oncologiche e stati stressanti che si convertono in disfunzioni fisiche, come quelle sessuali.
L’EMDR è un trattamento psicoterapeutico in grado di aiutare le persone, in un modo naturale e realmente efficace, a rielaborare certe situazioni traumatiche di diversa gravità in tempi brevi e con elevate percentuali di successo.


 PSICOTERAPIA INTEGRATA
La Psicoterapia Integrata: l'unione di modelli diversi di Psicoterapia
Questo tipo di Psicoterapia si definisce "integrata" poiché fonde insieme modelli di Psicoterapia diversi per una maggiore efficienza e validità. Nasce ad opera di alcuni studiosi - convinti che un unico modo di fare terapia non può essere completo ed efficace - B.E. Wolfe, M.R. Golfried, H. Arkowitz, J.J. Poznanski, J. McLennan, D.B. Arknow e P. Wachtel.
La loro ricerca mira alla rielaborazione di teorie e tecniche efficaci per trovare modi diversi di fare Psicoterapia, da applicare in modo differente a seconda dei casi per rendere la terapia più flessibile e aderente alla persona, ai suoi bisogni e ai suoi problemi.
Perché scegliere il modello pluralistico integrato
Una società in rapida evoluzione come la nostra, agli inizi del terzo millennio richiede un sapere in divenire non più diviso in compartimenti stagni, bensì integrato e capace di affrontare la complessità dei problemi attuali.
Il professionista è in grado di padroneggiare diversi strumenti operativi e tecniche polivalenti per intervenire a livello individuale, sui piccoli gruppi, nelle organizzazioni e nella comunità.


 PSICOTERAPIA DELLA GESTALT
Psicoterapia della Gestalt, le cui teorie trovano applicazioni di successo non solo a livello individuale ma nell’ambito di gruppi familiari, scolastici e lavorativi.
La Psicoterapia della Gestlat, viene principalmente utilizzata come metodo per la cura dei sintomi legati al comportamento dell’individuo e ai suoi rapporti con l’ambiente circostante.
Gestalt è una parola tedesca tradotta genericamente con il termine “forma”. In realtà il significato di Gestalt è più ampio e può significare “struttura”, “totalità”, “configurazione”. È da questo principio che parte tutta la Psicoterapia della Gestalt rielaborata in chiave fenomenologica, esistenzialistica e olistica dai suoi principali esponenti, Perls e Goodman in primis, già segnati dalle lezioni di Freud e Jung sul tema del risveglio terapeutico dell’individuo e della consapevolezza.
Nel momento in cui si manifesta un disturbo psicologico, l’individuo perde la capacità di aprirsi e chiudersi in modo armonico ed equilibrato verso l’esterno. Ne consegue uno squilibrio di valutazione, una perdita di consapevolezza e autostima, un disagio che deve essere riportato a galla con l’aiuto del terapeuta, allo scopo di recuperare la naturale spontaneità dell’uomo verso l’ambiente.
Le principali tecniche terapeutiche identificative della Psicoterapia della Gestalt sono la “tecnica della consapevolezza”, “della poltrona vuota”, “la tecnica del dar voce alle polarità opposte” e “del lavoro sul sogno”.


 PSICOTERAPIA UMANISTICA
La Psicologia Umanistica, o “Psicologia della terza forza”, costituisce uno degli orientamenti più innovativi e funzionali in campo psicologico.
La Psicoterapia Umanistica rivendica il ritorno alla concreta esperienza umana nella vita quotidiana:l’attenzione è posta su ciò che la persona sente, vive ed esperimenta (e sul  significato che tutto ciò assume per lei) piuttosto che su criteri esplicativi logico-causali.
Si può affermare che la psicoterapia Umanistica dà inizio ad una “psicologia della salute”, intesa come sviluppo e accrescimento delle potenzialità della persona, dal momento che, oltre che alla psicopatologia, volge il suo interesse a temi e dimensioni dell’esistenza da sempre trascurati dalla psicologia tradizionale:
la produttività creativa; i valori; l’amore; la libertà; ecc.Questo nuovo punto di vista si basa su una concezione fondamentalmente positiva ed ottimistica dell’essere umano, cioè sulla fiducia che esso possa svilupparsi verso il meglio e attuare pienamente le sue potenzialità. L’essere umano “reca in sé una spinta verso l’unità della personalità, l’espressività spontanea, l’individualità e l’identità piena”. La concezione integrata della persona, come unità bio-psico-spirituale, cambia il senso della psicoterapia, che, da recupero ed eliminazione del sintomo, diventa opportunità di crescita psicologica ed umana.


 TERAPIA DI GRUPPO
La psicoterapia di gruppo sfrutta le interazioni tra i partecipanti, per questo è caratterizzata da una dinamicità  maggiore rispetto alla psicoterapia individuale. Nel gruppo sono possibili tecniche di intervento più varie e  ricche. È più forte il gioco delle identificazioni e delle proiezioni (semplificando, si tratta di vedere negli altri aspetti non riconosciuti di noi stessi, in un rapporto a volte positivo e a volte di rifiuto) e in genere l’attivazione nel qui ed ora delle risposte difensive dei pazienti sulle quali il terapeuta può intervenire direttamente. Le emozioni si diffondono istantaneamente in una sorta di “effetto domino”.
La terapia di gruppo ha la frequenza di due incontri mensili di due ore ciascuno (sempre nello stesso orario settimanale).
Per quanto concerne la domanda se si sia liberi di scegliere il lavoro individuale o di gruppo la risposta è sì. È però indispensabile che le preferenze dei singoli pazienti vengano discusse e approfondite col terapeuta per verificare quale sia la scelta più adatta. In ogni caso un certo numero di sedute individuali precede sempre l’inserimento in un gruppo, ed in caso di particolare bisogno, il terapeuta rimane disponibile ad episodiche sedute supplementari






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